Ho viaggiato in Australia nell'estate del 2003 con il gruppo Giorgi di AM.
L' Australia è un paese meraviglioso, uno dei posti in cui potrei vivere se decidessi di abbandonare l'Italia!

Per questo viaggio abbiamo noleggiato dei Nissan Patrol 4×4 e abbiamo percorso 13.756 km. 
Le strade australiane sono in ottime condizioni, la velocità massima consentita è di 100/110 km orari. 
Le situazioni potenzialmente pericolose si incontrano guidando nell'outback, a causa di canguri o mucche che attraversano la strada. Tuttavia non c'è traffico. 
In luglio e agosto fa freddo a Melbourne (10°), è più temperato a Sidney (15°/17°) e mano a mano che si procede verso nord si raggiungono temperature di 25°/30°. 
Dal punto di vista turistico l'Australia è ben organizzata con molte soluzioni a prezzi contenuti, come cabins, motel e backpackers.
Per contenere le spese abbiamo dormito in tenda per 10 notti nella zone del Red Centre, dove è più caldo, anche se è necessario un buon sacco a pelo di piuma per le fredde notti nel deserto. 
Inoltre abbiamo utilizzato spesso le cucine dei campeggi e dei backpackers o la nostra cucina da campo per prepararci la cena, di solito pasta o carne da cuocere alla brace, che acquistavamo di giorno nei ben forniti supermercati locali.

SUD EST

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Abbiamo attraversato gli stati di Victoria e New South Wales molto velocemente, perché in luglio e agosto il clima corrisponde al nostro inverno. 
Soprattutto nella zona di Melbourne piove e fa molto freddo.

Basta però addentrarsi nell’outback australiano lungo la Murray Highway per lasciarsi alle spalle il maltempo e trovare cieli blu, sole e temperature molto più miti!
Il panorama cambia continuamente dalla costa verso l’interno, da est verso ovest, così come gli insediamenti, che sono numerosi nella zona costiera e via via sempre più radi mano a mano che si procede verso l’interno.

Lungo la costa abbiamo visitato Lakes Entrance, una stazione balneare che offre un panorama spettacolare dai lookout che sovrastano la città.

Un altro punto interessante è Phillip Island, popolata dai piccoli pinguini australiani.
Nell’estremo capo orientale dell’isola sorgono un grande centro visite e una struttura da cui si può godere, appena dopo il tramonto, allo spettacolo delle famiglie di pinguini, che ogni sera tornano dalla pesca quotidiana e faticosamente sfuggono alla forza delle onde, per attraversare la spiaggia e rifugiarsi nei nidi tra i cespugli, cercando di non cadere preda di carnivori e rapaci.

Torquay e Apollo Bay sono solo alcune tra le spiagge della famosa Great Ocean Road, una strada estremamente panoramica, lungo la quale si stagliano i Dodici Apostoli, una serie spettacolare di faraglioni che sorgono vicino alla costa.
Questo è senza dubbio uno dei luoghi più famosi dell’Australia, riprodotto in mille cartoline e poster.

Procedendo verso sud si incontra Ballarat, antico e ricco centro minerario, con numerosi edifici d’epoca.
Tra Ballarat e Mildura il paesaggio è dominato dal fiume Murray, il fiume più lungo del paese.
Lungo le sue rive si snodano chilometri e chilometri di vigneti, agrumeti e frutteti.

Il nostro giro nello stato di Victoria si è concluso a Broken Hill, antico insediamento minerario ricco di gallerie d’arte aborigena.
Qui è possibile visitare una delle basi del Royal Flying Doctor Service, il servizio di pronto intervento medico che copre tutto l’outback australiano.
A pochi chilometri da Broken Hill sorge Silverton, città mineraria fantasma con il famoso Silverton Hotel, set di numerosi film australiani, come Mad Max II.

Appena fuori dallo stato di Victoria, nel South Australia, si trova il Flinders Ranges National Park.
Merita una visita per la ricchezza della fauna australiana.
È impossibile non incrociare canguri, emù e pappagalli, sono praticamente dappertutto.
Sono consigliate anche alcune passeggiate per visitare la famosa Wilpena Pound o alcuni siti abitati anticamente dagli aborigeni.

RED CENTER

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Il Red Center, il rosso deserto centrale dell'Australia, è una sterminata landa pianeggiante, punteggiata dalle siepi di mulga e di spinifex. 
Sebbene il paesaggio sia piatto e monotono, i colori sono speciali, l'aria è tersa e le notti sono illuminate da una spettacolare Via Lattea. 

Lungo la strada si trovano veramente pochi insediamenti e un punto di riferimento importante, considerata la quantità di benzina consumata dai nostri mezzi, era costituito dalle pittoresche roadhouse, dove si può trovare un po' di tutto.

A partire da Adelaide fino alla lontana Darwin, il Red Center è tagliato proprio nel mezzo dalla Stuart Highway, una strada a due corsie ben asfaltata. 
Si incontrano pochi mezzi su questo lungo cordone di asfalto e i più impressionanti sono i famosi road-train, camion con rimorchi lunghissimi.

Qui tutti i mezzi hanno le bull-bar, perchè canguri e vacche possono attraversare la strada in qualsiasi momento, come avvertono continuamente i cartelli.
Dopo il crepuscolo è quindi preferibile non guidare. 

Coober Pedy merita una sosta: si tratta della leggendaria capitale degli opali, dove tutto è scavato nella roccia, dalle chiese alle case agli alberghi.
Il paesaggio è letteralmente costellato dai cumuli di sabbia, generati dai residui delle miniere di opali. 
Qui abbiamo anche avuto il primo incontro con gli Aborigeni australiani, che spesso vivono in una condizione di emarginazione.

Proprio al centro del Red Center si trovano Uluru (Ayers Rock), Kata Tjuta (Monti Olgas) e il Kings Canyon, tre spettacolari formazioni che meritano come minimo un paio di giorni di visita. 
Mi aspettavo di rimanere delusa da Uluru: invece è un posto suggestivo, dai colori meravigliosi e dove si avverte ancora forte la cultura degli Aborigeni, per i quali è un luogo sacro.
Il Visitor centre ha un bel museo dedicato agli Aborigeni e organizza brevi educational, dove alcuni Aborigeni spiegano usi e tradizioni del loro popolo.

TOP END

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Il Top End è caratterizzato da un clima monsonico: luglio e agosto sono i periodi migliori per visitarlo, perché il clima è caldo e secco. 
Durante la stagione delle piogge molte strade si allagano e non è facile visitare il Kakadu N.P.

Siamo entrati nel Top End attraverso la Stuart Highway.
Un primo luogo interessante che si incontra è Matarranka, dove è possibile fare un bagno molto rilassante in una piscina d’acqua sulfurea calda.

A circa 60 km da Katherine si trova la riserva aborigena Manyallalluk.
La visita di un giorno costa 110 dollari australiani.
La giornata nella riserva consiste in una passeggiata nella foresta dove il tema principale è il bushtacking, cioè la capacità di trovare cibo e utilizzare le piante e gli alberi per produrre medicinali, armi e strumenti musicali.
Il pranzo a buffet, all’aperto vicino a un piccolo billabong, è a base di coda e spezzatino di canguro, tranci di barramundi e insalata mista.
Quindi in compagnia di alcuni artigiani abbiamo osservato la preparazione di oggetti d’uso quotidiano quali panieri, tappeti di fibra e la pittura su corteccia.
Chiunque lo desideri può unirsi agli artigiani nella lavorazione di questi articoli.
Ci si può anche cimentare nel tiro della lancia e nell’accensione del fuoco: il nostro Piero si è dimostrato migliore degli stessi australiani!
Non è facile comprendere la spiritualità e la cultura aborigena. 
All’interno di questa riserva sembrano molto sereni, disponibili a trasmettere le loro tradizioni, i loro ritmi di vita sono decisamente lenti e tranquilli. 
Al di fuori delle riserve, quelli che vivono nelle città sono spesso alcolizzati e non sembrano riuscire a trovare un ruolo nella società australiana. 

Il Kakadu National Park, un’immensa area protetta comprendente le lowlands dei Wildman, West, South e East Alligator Rivers, è uno dei luoghi più belli e sorprendenti dell’Australia.
Vera e propria oasi naturale per innumerevoli specie di piante, animali e uccelli, ospita anche alcune tra le più belle pitture rupestri aborigene, risalenti a 20 mila anni fa.
La strada che attraversa il parco è completamente asfaltata e facilmente accessibile. 
Il nome Kakadu deriva dalla lingua Gagudju, la più frequente fra quelle parlate dalla popolazione aborigena nel Top End. 
Gran parte del parco è di proprietà del popolo aborigeno, che contribuisce a preservarne la sua unicità nel tempo e molti delle guide e dei ranger del parco sono aborigeni. 
Nourlangie Rocks e Ubirr Rock sono i siti delle pitture rupestri; a Ubirr si gode anche di uno dei panorami più spettacolari del Kakadu.
Merita assolutamente la gita in battello sulla Yellow Waters Lagoon; la corciera migliore è quella del mattino presto, quando la natura si risveglia.
Si possono osservare coccodrilli, cavalli selvaggi, serpenti e un’infinità di uccelli.

A solo 2 ore da Darwin si trova il Litchfield National Park
A pochi chilometri dall’ingresso si incontrano i termitai magnetici, alti fino a due metri.
All’interno del parco si trovano cascate e lagune trasparenti per magnifiche nuotate. 
Noi ci siamo fermati alle Florence Falls: un breve percorso a piedi permette di raggiungere prima il "lookout", punto dal quale è possibile avere una splendida visione panoramica della cascata, quindi la laguna sottostante e la foresta pluviale che li avvolge entrambi.

Darwin è la città più nuova dell’intero continente e non certo perché l’ultima nata. 
Venne quasi completamente distrutta dal ciclone Tracy nel 1974 e ricostruita secondo canoni moderni (anti-ciclone) e funzionali. 
La vegetazione tropicale invade il centro cittadino, disseminato da parchi e giardini. 
La popolazione è eterogenea, sicuramente è una delle città australiane dove convive il maggior numero di etnie.
Smith Street e il suo Mall costituiscono il centro cittadino e l’area per lo shopping.
Il porto è stato ristrutturato ed è pieno di ristorantini di pesce.

QUEENSLAND

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La costa del Queensland è veramente bella.
Anche se luglio e agosto non sono le stagioni migliori per visitarla, è comunque possibile fare un po’ di mare, soprattutto nel tratto tra Cape Tribulation e McKay, dove il clima è più caldo e temperato. 
Purtroppo il tempo è abbastanza variabile, ma con un po’ di fortuna si riesce a prendere il sole! 
L’acqua del Pacifico è fredda, ma con la muta si riesce bene a fare snorkelling o immersioni.
A sud di McKay le temperature sono più primaverili che estive e fare vita da spiaggia in agosto è improponibile!

Cairns è uno dei principali centri turistici del Queensland settentrionale.
Tutte le numerose agenzie sull’animato lungomare offrono visite e pacchetti per Cape Tribulation, per l’outer reef, per le belle isole nei dintorni, per corsi di diving, per giri panoramici in elicottero.
È una cittadina che attrae per la vita notturna, per i numerosi negozi di souvenir, per i ristorantini, che sono indubbiamente manifestazione di un turismo di massa, ma sono anche gradevoli dopo tre settimane di vita spartana nell’outback australiano.

Poco più a nord si trova Port Douglas, un’altra meta del turismo balneare australiano, anche se appare un po’ più stilosa ed elegante della vicina Cairns.

Procedendo verso nord, superato il Daintree River, si trova Cape Tribulation, un parco nazionale noto per la bellezza della vegetazione, caratterizzata dalla foresta pluviale e dalle mangrovie, che si affacciano su belle spiagge bianche. 

A sud di Cairns si trova invece Townsville, un’altra cittadina molto animata, dalla quale si raggiunge in mezzora di traghetto la bella Magnetic Island.
Sull’isola ci sono diverse spiagge bianche e rosate, in alcune è anche possibile fare snorkelling e vedere qualche pesce colorato. 

Ad Airlie Beach ci siamo imbarcati per una crociera di tre giorni in barca a vela nel Whitsunday Islands National Park.
Questi per me sono stati i giorni di viaggio più belli e indimenticabili, sia per le buone possibilità di fare snorkelling nella barriera corallina australiana, sia per la bellezza mozzafiato della Whitehaven Beach. 

Un altro luogo molto famoso è Fraser Island, la più grande isola di sabbia del mondo.
L’isola è coperta dalla foresta pluviale e ospita numerosi laghetti, si può percorrere solo in 4×4 perché è attraversata da piste di sabbia.
Purtroppo noi abbiamo trovato un tempo piuttosto brutto.
Fraser Is. si raggiunge da Harvey Bay, centro da cui si può organizzare anche una gita in barca di qualche ora per vedere le balene, che da agosto a settembre scorrazzano in quelle acque.
Le balene si vedono, nuotano anche vicino alle barche e il loro avvistamento è senza dubbio un’esperienza meravigliosa.

Brisbane è una città moderna, con un centro ricco di negozi e ristoranti.
La domenica mattina ci sono due mercati molto carini e vale la pena di fare una visita alla Chinatown.
Nei dintorni di Brisbane si trova il Lone Pine Sanctuary, che ospita una notevole popolazione di koala, canguri, wallaby ed altri animali tipici australiani.

SIDNEY

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Sydney è una città bella e vivibile, uno dei luoghi più conosciuti e rappresentativi dell’Australia.
E' sicuramente la capitale culturale, sebbene la capitale amministrativa sia la vicina Canberra.
Malgrado i suoi pessimi inizi come colonia penale britannica, oggi Sidney ha una popolazione multietnica che sembra vivere abbastanza bene la sua eterogeneità.
Nei mesi di luglio e agosto il clima è primaverile e molto mutevole.
Il luogo più visitato e più affascinante è senza dubbio il Sidney Harbour, il centro cittadino affacciato sulla baia e circondato dai grattacieli; dominano il paesaggio l’Opera House e l’Harbour Bridge. 
Sulla baia si trova anche un bellissimo acquario, che abbiamo visitato e che non ci ha deluso; tra gli animali più stupefacenti c'era un esemplare di ornitorinco.
Numerosi traghetti attraversano la baia in ogni direzione e offrono ottime vedute a prezzi molto più vantaggiosi delle crociere per turisti.
Oltre alla zona intorno all’Opera House, le vie più ricche di negozi, bar e ristoranti sono The Rocks, Gorge St., Oxford St. e Kings Cross.
Gli appassionati di souvenir (dai boomerang alle magliette) possono trovare tutto ciò che cercano nel grande City Market.
La città si gira molto bene con i mezzi pubblici ed è disponibile un biglietto giornaliero che consente di utilizzare tutte le linee di autobus, metropolitana e traghetti.
Una zona molto conveniente dove alloggiare è senza dubbio Kings Cross.
A ovest di Sidney si trova la famosa Bondi Beach: in agosto non è al suo massimo splendore, considerato che la temperatura media è 17°, ma qualche pazzo surfista si diverte lo stesso ogni mattina, ovviamente ben infagottato nella sua muta.

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