La Scozia ha paesaggi incantevoli, graziose cittadine, castelli di ogni epoca e molto folklore. 
Non a caso ogni estate è la meta preferita di tanti turisti, soprattutto europei e americani.
Ho visitato la Scozia nell'agosto del 1993 per tre bellissime settimane.

La Scozia offre tantissime alternative: trekking, cycling, oppure semplicemente scorrazzare con l'auto, costeggiando i bellissimi fiordi e fermandosi a visitare villaggi e castelli.
Il traffico è piuttosto scarso al di fuori delle città; la guida a sinistra non costituisce un grosso problema, ma non bisogna mai distrarsi. 
In ogni città e villaggio c'è un Tourist Information di solito molto efficiente, che mette a disposizione depliant, mappe e servizio di prenotazione di B&B, a volte gratuito, a volte con un piccolo charge. 
Se si viaggia in Scozia in luglio o agosto, la prima cosa da fare è cercare un calendario dei Summer Events e magari programmare il proprio itinerario, cercando di "beccare" gli Highlands Games, le fiere e gli spettacoli di danze tradizionali che si tengono nelle varie città. 
Noi siamo riusciti ad assistere agli Highlands Games di Aboyne, al Military Tattoo di Edinburgo, alla fiera del bestiame di Nairn e ad altri piccoli eventi musicali. Sono occasioni da non perdere, perchè gli scozzesi indossano il tradizionale kilt e tirano fuori le cornamuse dall'armadio, creando atmosfere a noi sconosciute.

La Scozia offre tantissime alternative: trekking, cycling, oppure semplicemente scorrazzare con l'auto, costeggiando i bellissimi fiordi e fermandosi a visitare villaggi e castelli.
Il traffico è piuttosto scarso al di fuori delle città; la guida a sinistra non costituisce un grosso problema, ma non bisogna mai distrarsi. 
In ogni città e villaggio c'è un Tourist Information di solito molto efficiente, che mette a disposizione depliant, mappe e servizio di prenotazione di B&B, a volte gratuito, a volte con un piccolo charge. 
Se si viaggia in Scozia in luglio o agosto, la prima cosa da fare è cercare un calendario dei Summer Events e magari programmare il proprio itinerario, cercando di "beccare" gli Highlands Games, le fiere e gli spettacoli di danze tradizionali che si tengono nelle varie città. 
Noi siamo riusciti ad assistere agli Highlands Games di Aboyne, al Military Tattoo di Edinburgo, alla fiera del bestiame di Nairn e ad altri piccoli eventi musicali. Sono occasioni da non perdere, perchè gli scozzesi indossano il tradizionale kilt e tirano fuori le cornamuse dall'armadio, creando atmosfere a noi sconosciute. 

CITTÀ

citta1

Edinburgh, capitale della Scozia, è la città più grande ed interessante.
E' dominata dal grande castello, con il "One o'clock gun", che spara ogni giorno alle 13 una salva, facendo un bel po' di rumore.
Il Castello è unito a Holyrood Palace dal famoso Royal Mile, viale in cui ogni casa sembra costituire un pezzo dell'intricata storia scozzese. 
Sotto al castello, lungo Princes Street, si trova la parte più commerciale della città, mentre nella famosa Rose Street si trovano pubs molto belli e negozietti di souvenir. 

Glasgow è la Milano scozzese.
Rispetto ad Edinburgo rimane più moderna e meno interessante, anche se ha una bella cattedrale, un affollato centro commerciale, dei bei parchi e la Collezione Burrel, che raccoglie pezzi di archeologia e opere d'arte da tutto il mondo. 

Inverness è il capoluogo delle Highlands.
E' graziosa e molto animata. 
Costituisce una tappa obbligata se si vuole visitare il bellissimo Loch Ness, nella speranza, oramai aleatoria, di vedere Nessie, sfruttata all'osso per scopi commerciali con squallidi centri dove si proiettano squallidi filmati sulla sua storia e si vendono squallide magliette con la sua immagine (che io ho squallidamente comprato!). 

Aberdeen è una bella città, famosa per i suoi palazzi costruiti con pietre bianco-rosate. 
Rappresenta un ottimo punto di partenza per visitare l'Aberdeenshire, una delle zone più verdi della Scozia, ricca di castelli e di distillerie lungo il fiume Spey, che con le sue acque torbose conferisce il tipico gusto "affumicato" al single malt whiskey. 

In Scozia poi ci sono tantissimi paesi e villaggi che vale la pena di visitare.
I miei preferiti: 
Ullapool, affacciato sull'Oceano Atlantico con le sue case bianche e i tetti in ardesia; 
St. Andrews, dove è stato inventato il golf; 
Pittenweem, allegro porticciolo con le colorate barche dei pescatori; 
Culross, villaggio-museo.

CASTELLI

castelli2

E' impossibile andare in Scozia e non visitare almeno alcuni dei castelli più famosi. 
Io nutro una passione sfrenata per i castelli; inoltre appena arrivati acquistammo il biglietto del Historic Scotland, che dà diritto all'ingresso scontato o gratuito nei monumenti che gli appartengono. 
Il trust Historic Scotland si occupa della tutela e del restauro di circa 300 siti storici, tra cui il castello di Edinburgo, il castello di Stirling, tutti i siti archeologici delle Orcadi, alcune antiche abbazie e tantissimi altri.
Questo biglietto ci ha spinto a visitare tutti i castelli sotto il trust che incrociavamo, ovviamente! 
I castelli scozzesi furono costruiti per esigenze di difesa e di controllo del territorio, da popolazioni decisamente bellicose e con una storia complessa e talvolte tragica.
Alcuni erano delle vere e proprie fortezze.
Altri erano delle torri per il controllo di passi e passaggi.
Altri ancora ospitavano e difendevano il clan. 
Ognuno rappresenta un pezzo di storia e conserva qualcosa di particolare, che lo contraddistingue.
I castelli delle Highlands sono circondati da bellissimi paesaggi e spesso sono situati su laghi o loch (fiordi). 
Non tutti sono visitabili, talvolta l'interno non esiste nemmeno più o è costituito da alcune semplici stanze, ma sono sempre inseriti in paesaggi suggestivi. 
Nella zona orientale, soprattutto nell'Aberdeenshire, vi sono invece castelli più "moderni", come Glamis e Craigievar, rimaneggiati nel Settecento in "stile baronale". 
Assomigliano molto al castello della Bella Addormentata: torri e torrette, bandiere che sventolano, interni ricchi e attrezzati per ospitare matrimoni e cene medievali. 
Questi castelli appartengono ancora a duchi, conti e marchesi scozzesi ed essendo privati richiedono il pagamento di biglietti d'ingresso piuttosto salati (ma ne vale la pena).

ISOLE

isole2

La Scozia è circondata dal mare e possiede numerose isole e arcipelaghi.
I più famosi arcipelaghi sono le Ebridi, le Orcadi, le Shetland all'estremo nord.

Skye è un'isola molto comoda da raggiungere. 
Si trova tra Scozia e Irlanda in 10 minuti un ferry trasporta auto e passeggeri da Kyle of Localsh all'isola. 
Il paesaggio è molto simile a quello delle Highlands: colline brulle coperte di erica, piccoli cottage con il tetto di paglia, le Black Cuillins.
A nord dell'isola si trova il Dunvegan Castle, circondato da un rigoglioso giardino. 
In estate è disponibile il "seals boat trip".
Questo è il nome un po' altisonante per un giro con una barchetta a motore, che si prende proprio sotto al castello, per girare intorno agli scogli e ammirare da vicino la piccola colonia di foche che si crogiola al sole (quando c'è) o si tuffa nell'oceano. 

Le Orcadi mi sono piaciute tantissimo, anche perchè le abbiamo visitate in una giornata stupenda, con sole dalla mattina alla sera, cosa abbastanza rara in Scozia.
Si raggiungono con un traghetto in circa 45 minuti. 
Non è possibile portare l'auto, quindi decidemmo di acquistare un tour, che in una giornata ci ha permesso di visitare:
le Churchill Barriers, fatte costruire dai prigionieri (anche italiani) nella seconda guerra mondiale, per riparare la flotta britannica dalle incursioni dei sottomarini tedeschi; Stromness, suggestivo circolo di pietre; 
Skara Brae, villaggio paleolitico tra le dune; 
il Maes Howe, in origine mausoleo più antico delle piramidi, poi utilizzato dai vichinghi come base militare, che conserva un'impressionante collezione di rune vichinge incise sulle pareti; 
la Cappella italiana, costruita e decorata dai prigionieri italiani; 
la capitale Kirkwall.

Avendo più tempo si può rimanere alle Orcadi per qualche giorno, pernottando a Stromness.
Magari si può affittare una bici per costeggiare le scogliere a picco sul mare o si può prendere una barca, per visitare le colonie di animali marini che vivono su scogli e isolotti disabitati.

FOLKLORE

folk1

La Scozia è un paese ricco di prodotti tradizionali, come lo scotch whiskey.
Il vero whiskey scozzese è single malt, cioè fatto con malto e invecchiato in botti di rovere.
L'aroma "affumicato" dello scotch viene dall'acqua torbosa del fiume Spey, sul quale sorgono numerose distillerie. 
Ognuna organizza un tour gratuito, che spiega le fasi della produzione e dell'invecchiamento. 
Come se non bastasse l'odore di whiskey che si respira per tutto il tour, alla fine ti offrono anche un assaggio nello shop.
Naturalmente non si aspettano che gli italiani comprino qualche bottiglia di whiskey, dato che da noi costa meno. Questo a causa delle tasse imposte dal governo britannico per scoraggiare il fenomeno dell'alcolismo.

Un altro prodotto famoso è il tartan, il tessuto scozzese di lana presente ovunque e utilizzato per giacche, pantaloni, plaid. 
Dopo la dura sconfitta inflitta dagli inglesi a Cullodeen, un editto impedì agli scozzesi di indossare il tartan. 
Solo nel 1800 questa legge venne revocata e gli scozzesi poterono di nuovo vestirsi di… scozzese! 

La Scozia è anche famosa per il salmone affumicato.
E' possibile visitare una smoked house, se si tollera l'odore di pesce affumicato. 
Alle Falls of Shine, nei pressi di Inverness, ci si può appostare sulle rive del fiume, per assistere allo spettacolo dei salmoni che fanno salti incredibili per risalire la corrente. 

La leggenda di Nessie è ormai in declino, da quando uno dei suoi "scopritori" ha ammesso la bufala prima di morire.
Ma agli esseri umani piace credere nelle favole, altrimenti come spiegare i due centri turistici sorti sul Loch Ness, che offrono informazioni sulla storia e gli avvistamenti del mostro? 
Alla fine si passa naturalmente per il negozietto di magliette, gadget e tutti i vari modi di sfruttare la leggenda.
Molto meglio invece visitare l'Urquart Castle, da dove sarebbe stato fotografato il mostro, perche è un luogo molto suggestivo

La musica delle cornamuse è veramente affascinante. 
In Scozia capita di sentirla ovunque.
Molti suonatori di cornamusa si posizionano per le strade di Edinburgo o vicino all'entrata dei castelli e suonano per i turisti, sperando nella loro generosità.
Se si ha fortuna, quindi, è possibile visitare un castello con il sottofondo musicale, che accresce ancora di più il fascino delle antiche pietre.
I pipers si possono ascoltare anche nelle sagre o nei festival come il Military Tattoo.

Gli Highlands Games sono come le nostre sagre.
Io ho assistito a quelli di Aboyne, che si svolgevano in un grande spazio aperto.
Una parte del campo era dedicata alle gare tradizionali, come il "tossing the caber" o lancio del tronco, antica prova di abilità vichinga, che la dice lunga sullo stile di vita di quel popolo.
Durante i games abbiamo assistito anche a gare di danza e di cornamusa. 
Non mancavano naturalmente gli stands con i gadget, i cibi e i giochi che si trovano di solito nei luna park e nelle fiere.
A un certo punto è arrivata la banda: tutti in kilt suonavano cornamuse, tamburi e ottoni.
Davanti a loro i notabili del paese, anche loro con i costumi tradizionali. Uno spettacolo eccezionale.

Oltre ai salmoni che saltano da tutte le parti, la Scozia ospita alcune specie di animali che non si vedono dalle nostre parti.
Sporgendosi dalle scogliere con un buon binocolo, e facendo attenzione a non cadere, si possono avvistare ipuffins, o pulcinella di mare, che vivono in colonie numerosissime, nidificando tra le rocce.
Girando nelle Highlands si può avvistare una specie locale di bovino, l'highland cattle, il cui pelo fitto la dice lunga sulla rigidità degli inverni scozzesi. 
Un altro animale che può capitare di avvistare (o di mangiare) è il cervo.
Soprattutto a Ballater (che ospita parecchi ricconi, inclusa la Regina in estate) è facile trovare una prelibatezza: la venison, carne di cervo affumicata che ricorda vagamente la bresaola.

mappa

Visualizza l'itinerario in formato PDF

GALLERIA