Ho viaggiato in California nel luglio 2004. Il Golden State, come lo chiamano gli Americani, è un paese di contrasti assoluti. Vi si trovano il punto più basso d'America (la Death Valley a 850 metri sotto il livello del mare) e il punto più alto (il Monte Whitney di 4553 metri). I paesaggi cambiano in continuazione, la popolazione è la più eterogenea e multietnica degli Stati Uniti, le attività economiche sono le più disparate: talvolta si ha l'impressione di intravvedere il futuro.

Siamo partiti da Las Vegas, dove abbiamo affittato un'auto per 12 giorni all'aeroporto McCarran, restituendola a San Francisco senza drop off.
Abbiamo percorso circa 3000 km, ma non abbiamo avuto il tempo di visitare anche San Diego e Los Angeles. 
I motivi per visitare la California sono numerosi.
Ci sono alcuni bellissimi parchi e si possono vedere le mitiche sequoie giganti; si possono visitare le città fantasma della corsa dell'oro; a Monterey visse (forse) Zorro; San Francisco è considerata una delle più belle città degli Stati Uniti.
Anche al turista che va di fretta saltano agli occhi l'eterogeneità degli ambienti (c'è praticamente tutto: montagna, collina, pianura, mare), la varietà dell'economia (c'è praticamente tutto: industria, agricoltura, petrolio, miniere, legname, servizi), la multirazzialità (sono rappresentate tutte le razze esistenti sulla terra).

DEATH VALLEY

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Siamo arrivati dall'Italia a Las Vegas, dove abbiamo tentato la fortuna alle slot machine.
C'è andata male, perciò abbiamo subito affittato un'auto e siamo partiti per la California.
Lungo il confine tra Nevada e California si trova la Death Valley.
Secondo la leggenda, la Valle fu scoperta intorno al 1850 da una carovana di pionieri diretti a ovest verso la Sierra Nevada. 
Cercavano una scorciatoia e invece si trovarono in pieno deserto. 
Furono costretti ad uccidere i buoi per sopravvivere e un paio di loro morì. 
Da questi fatti deriverebbe il nome di Death Valley, la Valle della Morte.
Eppure, nonostante la temperatura non scenda sotto i 35 gradi per almeno 100 giorni all'anno, molta gente visse qui in passato. 
La corsa all'oro attirò numerosi cercatori, che tuttavia non riuscirono a scoprire giacimenti importanti di questo minerale. 
Tuttavia, verso la fine dell'800, cominciò lo sfruttamento del borace, chiamato "l'oro bianco del deserto", perchè è una materia prima utile a molte industrie, specialmente a quelle del vetro. 

La Valle della Morte fu dichiarata nel 1933 zona protetta, per preservare questo incredibile deserto che include anche una delle depressioni più profonde dell'intero emisfero: è il Badwater Basin – 85,5 metri sotto il livello del mare. 
Oltre a ciò questo parco naturale offre alte montagne, canyons, dune di sabbia, oasi con palme e corsi d'acqua, una ricchissima flora e molti animali. 
La prima tappa è il Dante's View, un punto di vista elevato dal quale si può ammirare la distesa di sale che ricopre la valle. 

Poi abbiamo percorso l'Artist's Drive, una strada a senso unico piena di curve che passa attraverso un gruppo di rocce con i colori più incredibili: dai viola ai verdi, dagli azzurri agli arancioni. 
Questa strabiliante colorazione è dovuta alle varie concentrazioni di ossidi di ferro e rame contenuti nelle rocce. 
Nel tardo pomeriggio abbiamo raggiunto Zabrinskie Point, che sorge a poche miglia dall'uscita del parco. 
Questo punto panoramico è particolarmente suggestivo al tramonto, quando le tonalità calde dei gialli e dell'oro rendono veramente magica la valle sottostante e le montagne in lontananza.

SIERRA NEVADA

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La Sierra Nevada è la catena montuosa che percorre la California da nord a sud, lungo il confine con il Nevada, per circa 600 km.
Dal punto di vista geologico è un'unica piattaforma inclinata verso est, composta da rocce ignee e metamorfiche. 
Ma questa è la parte noiosa. 
La parte bella è che le sue pendici sono coperte da boschi e foreste, dove si trovano ancora esemplari di sequoia gigante: diversi parchi nazionali sono stati istituiti per preservare alberi, canyon, valli moreniche, laghi.
Nella zona di Sonora le miniere d'argento e d'oro furono protagoniste della Golden Rush: la cittadina di Bodie è una delle città fantasma più "autentiche" (nel senso di non rovinata dal turismo consumista) da visitare.

Il Sequoia NP e il Kings Canyon NP sono contigui e insieme formano un unico grande parco nazionale.
Si guida su strade a picco, procedendo lentamente su e giù per i tornanti e ammirando lo splendido paesaggio. v Le sequoie giganti sono enormi come promette il loro nome: svettano altissime e hanno i rami radi e un po' mozzi. 
In effetti sembrano i disegni di alberi che fanno i bambini da piccoli.
Il tronco è di colore rossiccio (non a caso in americano si chiamano redwood), talmente resistente alle termiti e al fuoco da spingere i coloni a tagliarne il più possibile per costruirci le loro case. 

A un certo punto qualcuno si rese conto che di queste meraviglie della natura ne erano rimaste pochissime e di conseguenza fu istituito il parco nazionale per proteggere i superstiti.
La più vecchia di tutte (o come dice il cartello "la cosa vivente più vecchia del mondo") è il Generale Sherman: una recinzione tiene a distanza i turisti troppo entusiasti.
In luglio per essere immortalati davanti a questo albero datato 2500 anni, bisogna armarsi di santa pazienza ed attendere che la numerosa famiglia (minimo 10 adulti e 25 bambini cicciottelli) di origine messicana che vi ha preceduto faccia la foto di gruppo (cioè una foto per ogni membro del gruppo dotato di macchina fotografica digitale).

Noi siamo passati di lì il 4 luglio, l'Independence Day: oltre ad esserci il massimo picco turistico, con prezzi alle stelle e gente ovunque, non abbiamo nemmeno potuto assistere ai tradizionali fuochi d'artificio, perchè è severamente vietato lanciare qualsiasi cosa che potrebbe appiccare un incendio. 
Quindi: il parco vale veramente la pena, ma è meglio non capitarci il 4 luglio. 
Yosemite NP preserva scenari di incredibile bellezza: vallate, boschi, cascate.
Noi eravamo lì il 5 luglio, per cui vale quello che si diceva per il Sequoia NP (a parte la delusione dei fuochi d'artificio che era ormai stata superata): il parco era decisamente affollato ed era praticamente impossibile pernottare in hotel o nei campeggi. 

Uscendo da Yosemite verso est, dalla strada percorribile solo in estate, ci si trova davanti il Mono Lake. 
Si tratta di un lago vulcanico, interessato da un curioso fenomeno, che produce colonne tufiche e alza notevolmente il grado di alcalinità dell'acqua, creando un ecosistema molto particolare. 
Non credo sia un luogo molto conosciuto, ma se si capita da quelle parti vale veramente la pena dargli un'occhiata, particolarmente nel lato meridionale, dove le formazioni sono più imponenti. 
Al tramonto si tinge di colori spettacolari, se si fa fede alle cartoline del Visitor centre: noi abbiamo beccato la pioggia proprio al tramonto e quindi non c'è sembrato il caso fotografare il lago in quelle condizioni. 

Bodie è una delle città fantasma meglio conservate della California. L'oro fu scoperto nel Bodie Creek nel 1859 e in 20 anni la cittadina divenne famosa per ospitare un numero considerevole di bische e bordelli. 
Quando la vena aurifera si esaurì la città venne rapidamente abbandonata. 
Oggi è possibile passeggiare tra gli edifici rimasti ancora in piedi (circa il 5%), in uno scenario da film di cow boy senza essere oppressi da nessun tipo di animazione, merchandising o restauro.

SAN JOAQUIN VALLEY

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La Valle formata dal fiume San Joaquin si snoda tra la Sierra Nevada e la costa pacifica. 
L'economia della regione si basa su un'agricoltura altamente produttiva, grazie al clima Mediterraneo di cui gode questa parte della California. 
Percorrendo la Highway da Modesto a Fresno ci si trova nel mezzo di un'immensa distesa di grano, agrumeti, vigne, frutteti, orti che producono una varietà infinita di prodotti e creano una ricca fonte di lavoro e di reddito.
Imponenti parchi eolici confermano che la California è attenta ai problemi sella sostenibilità.

COSTA

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Da Morro Bay a San Francisco la costa californiana si snoda in una serie interminabile di piccole baie, rocce a picco sul mare, cittadine turistiche, campi da golf. 
Purtroppo in estate un fastidioso fenomeno meteorologico interessa tutta la costa: l'aria umida e fredda dell'oceano si scontra con l'aria calda e secca dell'interno, generando una nebbiolina inopportuna, che rende il paesaggio decisamente autunnale. 
Verso mezzogiorno il sole vince la battaglia, rendendo il paesaggio spettacolare, tuttavia metà della giornata se n'è già andata. Generalmente un vento freddo accompagna tutta l'operazione, soprattutto a San Francisco.
In sintesi: luglio e agosto non sono periodo buono per fare del mare in California!
Diversamente dalla Riviera Adriatica (di cui sono esperta), dove ogni pezzetto di spiaggia è coperto da ombrelloni e sdraio, lungo questo tratto di costa non ci sono attrezzature per la balneazione.
Sfidando il tempo, nel weekend gruppetti di surfisti affrontano le onde coperti da una muta attillatissima e qualche famigliola si stringe intorno al frigo portatile per consumare un lauto picnic.
Il tratto di costa più spettacolare è il Big Sur, un tempo luogo preferito dalla Beat Generation. 
Tra Carmel e Monterey si snoda la famosa 17-Mile drive, luogo dove i ricconi americani hanno costruito le loro ville e passano il tempo giocando in uno dei numerosi campi da golf: sono rimasta un po 'delusa da questo luogo, ma va comunque visitato, perchè il bravo turista non può esimersi dal visitare luoghi così leggendari. 
Monterey è una cittadina piacevole, che merita uno stop prima di tutto perchè era la città di Zorro (anche se solo nella finzione cinematografica) e poi perchè nella vecchia fabbrica di sardine si trova un bellissimo acquario, con una spettacolare sezione dedicata alle meduse. 
Non mi dilungo sulle altre cittadine che si trovano sulla costa: Morro Bay, Cayuco, San Simon, Carmel, Half moon bay, Pacifica, solo per citarne alcune. Sono tutte abbastanza simili, come tutte le cittadine di mare. Hanno tutte una cosa in comune: nonostante siano sul mare, non c'è modo da nessuna parte di mangiare un'arrostita di pesce!

SAN FRANCISCO

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San Francisco è una città bella e interessante. 
L'unica cosa da ricordare è che in estate fa freddo! 
Soprattutto la mattina e la sera la temperatura cala drasticamente e il look bermuda/maglietta/infradito non funziona proprio. 
Per quelli che, come è capitato a me, giungono in città totalmente impreparati alle temperature "primaverili" di luglio, sul Fisherman's warf si possono acquistare giacconi imbottiti per una ventina di dollari. 
Ce ne sono talmente tanti in vendita, da far pensare che sono in parecchi a sbagliarsi! 
Ovviamente si deve cominciare la visita dal Golden Gate, il mitico ponte arancione da sempre simbolo della città. 
Numerose crociere partono dal Fisherman's warf per visitare la baia e Alcatraz. 
Se si è interessati ad Alcatraz è meglio prepararsi psicologicamente: la visita all'ex prigione è gettonatissima e in estate conviene prenotarla con giorni di anticipo. 
Altrimenti si è costretti a rinunciare e ad accontentarsi dei gadget in vendita sul molo: magliette da carcerato a righe bianche e nere, foto dei criminali più pericolosi di Alcatraz, biografie degli ex galeotti, ecc. ecc. 
San Francisco è un mix di antico e moderno. 
Ospita una delle più grandi Chinatown del mondo e un quartiere italiano pieno di bar e pizzerie.
I tradizionali cable car vengono mantenuti ancora in vita per i turisti, ma è d'obbligo andare su e giù per il centro su uno di essi almeno una volta. 
Non mi metterò ad elencare tutte le cose che si possono fare e vedere in quella che è considerata la più bella città degli Stati Uniti, che comunque merita una visita di almeno due o tre giorni.

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