Una settimana in Nepal per visitare i dintorni di Kathmandu e una settimana in India, da Varanasi a Jaipur.
Diciotto giorni nel dicembre 1997, trascorsi correndo di qua e di là con il numeroso Gruppo Farneti di Avventure nel Mondo.

Questo è stato uno dei viaggi peggio organizzati tra quelli che ho fatto con Avventure nel Mondo. 
Nonostante i tentativi della nostra brava capogruppo di sistemare meglio l'itinerario, fin dall'inizio i giorni furono distribuiti male, a causa della necessità di incastrare i voli aerei.
Alla fine abbiamo trascorso troppi giorni in Nepal, dato che non era la stagione giusta per arrivare fino a Pokkara, e troppo pochi in India, dove le distanze da percorrere erano notevoli. 
Inoltre mi si ruppe la macchina fotografica il secondo giorno di viaggio, quindi non ho foto di questo viaggio, a parte alcune elemosinate dagli amici.
A parte questi inconvenienti, è stato un viaggio bellissimo, pieno di emozioni, di gente, di luoghi speciali.

INDIA

india

Il nostro rapido ma intenso giro in India ha toccato alcuni dei luoghi più famosi e visitati dai turisti, perchè ricchi di storia, come ad esempio Agra, o importanti per la cultura e la religione, come Varanasi. 

Varanasi è la città santa degli induisti; ogni sera si assiste alla cremazione dei morti sui grandi ghat lungo le rive del Gange. 
La mattina presto è bellissimo fare un giro in barca lungo le rive del fiume, la città è avvolta nella foschia che pian piano si dirada e decine di indiani si lavano nelle acque limacciose del fiume, dove qua e là galleggia il corpo imputridito di una mucca o di una capra. 

Khajuraho, antica capitale della dinastia Chandela, fiorita tra l'XI e il XVI secolo, conserva numerosi templi, decorati con decine di figure erotiche, espressione del tantrismo e di una visione della vita, sicuramente libera da quei precetti che vincolano invece la morale cattolica!
A causa delle piogge monsoniche con il passare dei secoli questi incredibili templi si erano anneriti. 
Negli anni scorsi l'Unesco è intervenuta per il loro restauro, che si è concluso recentemente ed ora è possibile ammirarli in tutta la loro bellezza. 
I templi di Khajuraho sono arrivati intatti fino a noi, perchè trovandosi in una zona molto isolata non furono mai scoperti dai Moghul, gli invasori musulmani che tra il XVI e il XVIII dominarono questa parte dell'India. 

Gwailor, Fatherpur Sikri, Agra, Jaipur furono le capitali dell'impero dei Moghul e conservano impressionanti fortezze, moschee e palazzi quali testimonianze di questo glorioso passato. 

Il forte rosso di Gwailor sovrasta la città con le sue alte mura. E' molto imponente all'esterno; all'interno vi sono alcuni edifici interessanti, come il palazzo di Man Singh, vasti campi incolti e rovine che necessiterebbero di consistenti opere di restauro. 

Fatherpur Sikri è una "città fantasma" che è rimasta ben conservata nel tempo.
Fu capitale dei Moghul dal 1570 al 1585 sotto Akbar, sovrano illuminato e tollerante nei confronti delle altre religioni, tanto è vero che ebbe anche una moglie cristiana, la cui casa è tuttora possibile visitare. 
Fatherpur Sikri fu eretta rapidamente e altrettanto rapidamente abbandonata, forse per problemi di approvigionamento idrico. 

La vicina Agra conserva il leggendario Taj Mahal, edificio simbolo dell'India e costruito in memoria dell'amatissima moglie dall'imperatore moghul Shah Jahan; passeggiare in questo luogo perfettamente curato e protetto dal mondo esterno da alte mura infonde una grande pace e serenità. Su un'altura a soli due chilometri dal Taj Mahal sorge l'imponente Forte di Agra, residenza degli imperatori moghul, dove è possibile visitarne gli appartamenti riccamente decorati. 

Jaipur è una grande città con circa 2 milioni di abitanti. 
Dominano la Old City il Palazzo dei Venti, costruito per permettere alle donne di corte di assistere alle parate e alla vita cittadina; il City Palace, dove risiede tuttora l'ex maharaja; il Jantar Mantar, osservatorio astronomico fatto costruire nel 1728 dal maharaja Jai Singh.
Tutto intorno alla città vecchia si sviluppano mercati e negozi, dove si rischia di perdere ore e ore per contrattare l'acquisto di gioielli e stoffe.
A 11 chilometri da Jaipur sorge Amber, antica capitale che conserva un imponente forte, raggiungibile in pochi minuti a piedi o a dorso di elefante (scelta molto turistica, ma divertente). 

Delhi fu capitale dell'india musulmana tra il XVII e il XIX secolo ed è oggi la capitale dell'India moderna.
E' una città grandissima, la terza dell'India, e richiede almeno un paio di giorni per visitare i numerosi luoghi di interesse storico e culturale, oltre ai mercati e alle zone commerciali, dove si vende di tutto. 
Il traffico e la quantità di gente e mezzi che affollano le strade è indescrivibile.

NEPAL

nepal

In dicembre le notti sono molto fredde, ma di giorno il sole splende e si può girare tranquillamente con un maglione. 
Ogni mattina la valle di Kathmandu è immersa nella nebbia, generata dall'escursione termica fra il giorno e la notte. 
Piano piano la nebbia si dissolve lasciando il posto a cieli blu senza nuvole. 

Il centro di Kathmandu è dominato dalla bellissima Durbar Square, con i suoi templi e la casa della dea vivente; tutto intorno si sviluppano negozi e mercati dove i turisti possono lanciarsi nell'acquisto di magliette, gioielli in argento e pietre dure, tappeti e tanto altro. 
Ci sono inoltre numerosi ristoranti e alberghi per tutti i gusti. 
Alla periferia di Kathmandu si trovano i famosi ed enormi stupa di Swayanbunath e Bodnath; anche qui le bancarelle di magliette e souvenir si sprecano, ma vale comunque la pena di visitarli. 

Le città medievali di Patan e Bhaktapur sono bellissime e molto ben conservate. 
Si raggiungono facilmente in tuk tuk o in taxi da Kathmandu e si girano tranquillamente a piedi. 
Sono i luoghi del Nepal che mi hanno più impressionato e affascinato per l'architettura degli edifici e dei templi, per le memorie storiche che raccolgono, per la gente che vi si incontra.
Il tempio a cinque piani di Bhaktapur è veramente imponente e vi sono state girate alcune scene del film "Il piccolo Buddha". 

Pashupatinat c'è un grande complesso monastico ed è possibile assistere alle cremazioni che si svolgono ogni giorno sulle rive del fiume sacro Bagmati. Si rimane comunque a rispettosa distanza dall'altra parte del fiume, per non disturbare con la propria presenza la cerimonia. 
Dopo aver assistito a due cremazioni, ci è capitata una cosa troppo divertente: una specie di "santone" si è offerto di sollevare un paio di sassi di circa cinque chili con il solo aiuto di una striscia di stoffa e la forza del suo… insomma, della parte più preziosa del corpo maschile!
Abbiamo subito capito che si trattava di una bufala per turisti, ma abbiamo lo stesso raccolto i 10 dollari chiesti da questo curioso soggetto e assistito alla show. 
Dopo un momento di concentrazione ha cominciato a prepararsi, allungando la parte del corpo in questione a dismisura e poi arrotolandolo e srotolandolo intorno a un bastoncino (non sto scherzando!); poi ha sistemato lo straccio intorno al sasso, ci ha detto di stare pronti con le macchine fotografiche e… dopo due secondi era tutto finito!!! 
Insomma, non siamo riusciti a capire nulla, se non che ha sollevato la pietra con il clamoroso aiuto di una mano. Una grande interpretazione e un'ottima tecnica per scucire un bigliettone a turisti in cerca di facili emozioni! 

Dashinkali è possibile assistere ai sacrifici di animali: decine di nepalesi vi si recano per offrire polli e capre alla dea Kali. 
E' un luogo abbastanza impressionante (sangue, teste di animali e frattaglie dappertutto), che sconsiglierei agli animalisti e ai deboli di stomaco. 

Se non si ha intenzione di fare trekking o alpinismo, ma si vuole dare un'occhiata alla catena himalayana, la si può sorvolare con un volo turistico (tempo permettendo) o si può andare a Nagargot e godere di una bellissima vista, soprattutto al tramonto e all'alba, quando le cime innevate si tingono di rosso.

mappa

Visualizza litinerario in formato PDF