Ho visitato questa parte della Turchia nell'estate del 2010.

In questo viaggio abbiamo percorso 3700 km nell'Anatolia orientale in circa 11 giorni.
Le strade sono buone, in numerosi punti il governo sta raddoppiando le corsie o riasfaltando.
Non c'è traffico e non ci sono problemi di rifornimento. Numerosi distributori hanno il GPL. 
Nel periodo in cui abbiamo viaggiato non c'era molto turismo, quindi non abbiamo avuto problemi nel trovare alloggio e non abbiamo mai dovuto prenotare in anticipo la sistemazione.
Questa parte della Turchia non è famosa come la Cappadocia o la Costa Turchese, ma ci sono luoghi davvero interessanti, molti dei quali fanno parte delle nostre origini e sono citate nella Bibbia o furono importanti centri commerciali sulla Via della Seta.
I paesaggi variano molto, dalle desolate pianure steppose al confine con la Georgia, alla cima innevata del Monte Ararat, alla sterminata pianura mesopotamica.

NORD

nordest

Il nostro giro nell'Anatolia nord orientale è iniziato a Erzurum, che conserva alcune interessanti moschee e madrase selgiuchide.
Tra Erzurum e Yusufeli abbiamo visitato antichi monasteri e chiese georgiane, costruiti circa mille anni fa.
Superato il Passo di Cam, ci si lascia alle spalle uno spettacolare paesaggio alpino con valli verdissime, punteggiate da boschi di conifere, per entrare nella steppa apparentemente sconfinata, dove si incontrano mandrie di mucche e di pecore.
La città di Kars, circondata dalla steppa, è il punto di partenza per un'escursione alle rovine di Ani, antica capitale armena che nel medioevo fu crocevia di numerose vie commerciali e importante centro religioso cristiano.
Lungo la strada tra Igdir e Dogubayazit si erge imponente il Monte Ararat, alto 5137 metri, che si riconosce facilmente per la cima innevata.
Dogubayazit, capitale culturale curda, sorge il bel palazzo di Ishak Pasa.

SUD

sudest

La maggior parte della popolazione dell'Anatolia sud orientale è curda.
Anche in questa parte dell'Anatolia i paesaggi sono molto vari, anche se prevale la pianura mesopotamica, un territorio estremamente adatto all'agricoltura fin da epoche remote.
Abbiamo visitato alcune città interessanti, come Mardin, che domina la Mesopotamia;Sanliurfa, in cui nacque e visse Abramo;Diyarbakir, che conserva imponenti mura di basalto; Hasankeyf, che sorge sul Fiume Tigri.
Per diversi anni, la zona al confine con l'Iraq è stata considerata pericolosa, ma ora la si può percorrere tranquillamente; ovviamente ci sono numerosi posti di controllo dell'esercito. 
Imponenti dighe sono state erette sul Tigri, per poter irrigare ampie zone semi desertiche intorno ad Adiyaman, dove ora si coltivano albicocche, cotone, tabacco e cereali. 
Abbiamo trascurato la zona del Lago Van, per avere alcuni giorni da dedicare al Mar Nero.

NEMRUT DAGI

nem

Con i suoi 2150 metri di altitudine, il Nemrut Dagi è il più alto rilievo della Mesopotamia settentrionale.
Il re Antioco I di Commagene decise di costruire sulla sommità del Nemrut una sorta di santuario, formato da altari e statue gigantesche.
Il sito è stato scoperto e riportato alla luce negli anni Cinquanta, ma il luogo della sepoltura di Antioco I non è stato ancora identificato.
Duemila anni di intemperie, fulmini e terremoti hanno inciso pesantemente sul santuario. Il danno più evidente è il distaccamento dei testoni dai corpi delle statue; attualmente essi sono sistemati alla base delle statue stesse. 
Il sito è diviso in due terrazze, una rivolta ad est, l'altra rivolta ad ovest. 
I momenti migliori per visitare il sito sono l'alba e il tramonto. Essendo meglio conservata la terrazza orientale, forse conviene vederlo l'alba. Con l'auto abbiamo raggiunto il ristorante e il parcheggio. A piedi, in circa mezzora, abbiamo percorso il sentiero fino alle terrazze.

DIVRIGI

divrigi

Nel 1299 l'emiro Mengucoglu Ahmet Sah fece costruire una moschea e un ospedale per malati di mente a Divrigi.
Le due opere architettoniche sono state incluse dall'UNESCO tra i Patrimoni dell'umanità per la bellezza delle tre porte, splendidamente intarsiate con ornamenti floreali e geometrici. 
L'interno della moschea e dell'ospedale sono invece privi di particolari ornamenti. 
Il paese di Divrigi è adagiato in una bella valle, circondata da montagne che raggiungono i 2000 metri. 
La strada da Sivas è buona.
Si può raggiungere Divrigi anche da Malatya o Erzincan, ma negli ultimi 50 km la strada si fa stretta, estremamente tortuosa e in alcuni tratti un po' dissestata. 
Probabilmente è difficile da percorrere con la neve. 
In estate basta andare piano, per fortuna non c'è traffico.

MAR NERO

persembe

Abbiamo trascorso un paio di giorni sulle sponde del Mar Nero, chiamato Karadeniz in turco.
Attraversando montagne coperte di boschi siamo arrivati a Unye la domenica pomeriggio.
Sebbene non ci sia la spiaggia, numerose persone prendevano il sole sulla stretta fila di scogli o facevano il bagno.
Il tratto fino a Persembe è forse quello più scenografico, con la strada costiera che costeggia la costa frastagliata e coperta di alberi. 
Poco prima di Persembe si apre la spiaggia di Caka, che la LP definisce la più bella del Mar Nero. 
Sicuramente nelle domeniche di luglio è estremamente affollata.
Lungo la strada si trovano anche dei bar/ristoranti che cucinano pesce, di solito fritto o alla griglia. 
Ordu ha un pretenzioso lungomare, Giresun ha un vivace mercato, Trabzon ha l'antica chiesa di Aya Sofia, un importante porto e un centro vivace pieno di negozi e di vita.

ISTANBUL

ista

Arrivare a Istanbul dopo 11 giorni nell'Anatolia orientale è abbastanza scioccante, sembra di sbarcare su un altro pianeta.
Istanbul è una bellissima città e ci sono moltissime cose interessanti da fare e da vedere.
Di sicuro i turisti la preferiscono all'Anatolia, dato che era piena di gruppi e viaggiatori individuali da tutto il mondo. 
Ero stata a Istanbul più di vent'anni fa. 
Ho notato con piacere che è molto migliorata la situazione dei trasporti pubblici, soprattutto tram e metropolitane, che permettono di raggiungere la città dall'aeroporto Ataturk o di muoversi nel centro e lungo il Bosforo in modo agevole.

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